Libertà,
grazia, leggerezza. Le nuotatrici di Andrea
Incontri fanno quest’effetto. Guardo
le immagini della p-e 2014 e ho una
folgorazione come se le vedessi per la prima volta; deve essere una caratteristica
della bellezza quando si esprime attraverso toni sommessi. Osservo questi corpi
flessuosi e stilizzati impegnati in un crawl sull’organza di un miniabito color
acqua o spiccare il salto dal trampolino in una folla di creature volteggianti
in pose ginniche e mi vengono in mente alcune foto che adoro.
Freedom, gracefulness, lightness: the
swimmers by Andrea Incontri produce
this effect.
I’m looking at the spring-summer 2014 pictures and I’m having
a brainwave as if I saw them for the first time. I’m watching these lithe and
stylized bodies that swim on the organza of a minidress or jump off the diving
board in the middle of a crowd of twirling girls and some photos I adore are
coming to my mind:Vogue, giugno 1940, copertina. Alla macchina il grande Horst P. Horst ritrae Lisa Fonssagrives piegare le membra in gesti acrobatici a formare le lettere della parola Vogue; spettacolare come Esther Williams e le sue danze subacquee.
Vogue, June 1940, cover. The great photographer Horst P. Horst portrayed Lisa Fonssagrives bending the limbs in the act of miming the letters of the word Vogue; magnificent like Esther Williams and her underwater dances.
Horst P. Horst - Lisa Fonssagrives - Vogue - June 1940 - Tumblr |
Esther Williams - Tumblr |
Poi ancora Vogue, maggio 1941, copertina sempre di Horst P. Horst - una bagnante alle prese con una gigantesca palla - e a seguire uno scatto di Richard Rutledge del 1956. Cuffie, costumi sobri e raffinati, un’eleganza formale incredibile eppure pervasa da un guizzo frizzante. Infine un’illustrazione deliziosa di Jen Corace con figurine infantili perse in un profondo verde acqua infestato da meduse che sembrano fiori, un po’ come quelli tra cui nuotava Esther in Bathing Beauty e come gli anemoni che compaiono a metà sfilata.
Again Vogue, May 1941 - cover again
by Horst P. Horst (a bather who
played with a gigantic ball) - and this snapshot by Richard Rutledge (1956). There were swim caps, sober and refined
bathing suits, an unbelievable and lively elegance. Finally an illustration by Jen Corace with little girls who
descended down the deep sea infested with jellyfishes which seem flowers; just
like the anemones that appeared at half fashion show.
Richard Rutledge - Model looks through waterproof camera - Vogue - 1956 - Pinterest |
Jen Corace - Down, down, down |
Le creazioni di Andrea Incontri, architetto mantovano e nome di punta tra le new entry della moda, hanno l’impostazione essenziale che ci si aspetta da un architetto, uno poi che alle esagerazioni e al purché se ne parli preferisce la riservatezza e la misura. Ma è solo la struttura di fondo, perché il risultato finale parla di femminilità delicata, di stampe meravigliose e ricami naïf, di purezza sognante e di un impalpabile tocco rétro che colloca tutto in una dimensione atemporale.
È come se i suoi abiti dicessero che non hanno nessuna intenzione di durare pochi mesi ma che saranno lì ancora per molto, né più né meno di un pezzo di design.
E noi siamo pronti a giurarci.
The models by Andrea Incontri - Mantuan architect and very interesting new entry
of the fashion world - have the essential basis typical of the architects. But this
one is only the structure because the result is characterized by fine
femininity, wonderful prints and naïf embroideries, dreamy purity and by a retro
touch which situates everything in an atemporal dimension; exactly as if his
dresses were design pieces.
Bellissima l'immagine della copertina di Vogue del '40 replicata di recente nella Barbie issue. Belle alcuni abiti stampati. Baci
RispondiEliminaCecilia
Sì infatti l'immagine di Horst è stata l'ispirazione per la copertina con la Barbie. Molto carina, però l'originale è l'apoteosi.
EliminaBaci
Interessantissimo accostamento di idee ed immagini.complimenti!
RispondiEliminaDada
Grazie mille, Dada :)
EliminaMa che meraviglia! E a me viene in mente anche Rudolf Laban e il teatro danza degli anni Trenta. Ricordi un po' lontani di un esame all'università*
RispondiEliminaBaci!
Wow, questo è uno spunto davvero interessante e dii alto profilo. Devo approfondire.
EliminaGrazie Sandra, come sempre la tua cultura mi lascia a bocca aperta.
Baci!
Innovativa questa idea di pattern. Si vede la ricercatezza e la non banalizzazione del soggetto.
RispondiEliminageniale! stupendo! siamo entusiaste di questa collezione!
RispondiEliminaEva e Valentina
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Stupendo il penultimo abito!! Concordo con Riccardo sul pattern!
RispondiEliminaquanta meraviglia in un post solo! adoro la seconda foto *_*
RispondiEliminaGrazie mille Rossella :)
EliminaBellissima la collezione, i pattern, e soprattutto il confronto con le mitiche copertine di Vogue!
RispondiEliminaGrazie Elisa :)
EliminaIo adoro queste stampe, meravigliose!
RispondiEliminabaci :)
Penso che con questa collezione abbia fatto passi da gigante. Me lo ricordavo agli inizi e non mi entusiasmava molto a causa del visto e stra-rivisto mentre questa collezione denota una certa sensibilità e gioia di vivere, tipica dell'estate. Non ci resta che mettere le cuffia ed iniziare a prepararci già per la prova costume! ;)
RispondiEliminaSolo una parola per questa collezione, MERAVIGLIOSA!!!!
RispondiEliminaehhh Andrea Incontri è fantastico e questa collezione non l'avevo vista ma è meravigliosa!:) troppo carine le donnine e in effetti il riferimento storico è quello:) bellissimo post. sopra un'altro livello rispetto a molti altri.
RispondiEliminaGrazie mille Chiara, sei davvero gentile :)
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