Trend Spring-Summer 2012 - ElectroFocusMode: Flapper Girl



1. Etro; 2. Gucci; 3. Giles; 4. Tory Burch; 5. Ralph Lauren; 6. Marc Jacobs; 7. Oscar de la Renta; 8. Marchesa; 9. Perfetta la book clutch The Great Gatsby, Olympia Le-Tan; 10. Cloche, Ralph Lauren; 11. Alberta Ferretti; 12. Bottega Veneta; 13. Chloé; 14. Frange anche per il collier formato da un semplice nastro e da decori circolari, Marni; 15. Si chiama Tonda (?) la clutch in pelle metal, Diane Von Furstenberg; 16. Tacco in plexi colorato per la scarpa t bar a disegni, L’Autre Chose; 17. Forse la borsa più bella della stagione (nello speciale non c’è solo perché non avevo trovato la foto) questa in metallo dorato e cocco, omaggio dichiarato all’Art Déco, Gucci.




Altro che Sessanta. La prima vera rivoluzione femminile è datata anni Venti.

Provate solo a immaginare che grandioso gesto di liberazione e coraggio deve essere stato quello di tagliare i capelli, eliminare i busti e accorciare l’orlo delle gonne in un’epoca in cui anche una caviglia poteva creare pericolosi turbamenti.


Non c’è storia.

Le ragazze di allora - flapper, garçonne o maschiette che dir si voglia -, in quanto a provocazione, sfacciataggine e classe, non erano e non sono seconde a nessuno; basti pensare alla flapper per antonomasia, Louise Brooks, che col suo caschetto squadrato ammalia da quasi un secolo.


Sarà per la linearità degli abiti dalla vita allungata (che di sera si trasformavano in veli impalpabili carichi di lustrini), sarà per la magrezza e le forme androgine, sarà per il trucco pesante e le sigarette che davano un’aria fascinosa e dissipata o per le frange che danzavano indiavolate al ritmo del charleston, ma i Roaring Twenties restano scolpiti nell’immaginario collettivo come un’era dall’eleganza e dalla vitalità ineguagliabili.


Con un occhio coperto dal cappello a cloche, le scarpe con cinturino perfette per le convulse nottate ballerine (magari sommerse da fiumi di alcool e oppio) e il corpo ornato da lunghi fili di perle e da gioielli déco, le flapper divennero icone assolute, immortalate negli affreschi letterari e cinematografici della Jazz Age.


Un titolo per tutti: The Great Gatsby di Scott Fitzgerald, tra i romanzi più amati di sempre, trasposto al cinema ben quattro volte, se si conta anche l’imminente versione di Baz Luhrmann con Leonardo DiCaprio e Carey Mulligan. In attesa dell’uscita americana prevista per dicembre, è indubbio però che Jay Gatsby e Daisy Buchanan significhino per noi solo ed esclusivamente la coppia inimitabile Redford-Farrow, due divinità scese sulla terra e vestite rispettivamente Ralph Lauren e Theoni Aldredge.


Nessuna meraviglia quindi che lo stilista americano abbia deciso di rievocare per la p-e 2012 le suggestioni della Long Island 1922 delineata nel film di Jack Clayton. Ma, tra impeccabili completi maschili e tunichette decorate di piume e cristalli, Ralph Lauren non è che il capofila di un nutrito gruppo di griffe sedotte dal periodo di The Artist


e Midnight in Paris.


E così da Etro a Gucci, da Marc Jacobs a Tory Burch, paillette, frange, motivi geometrici e pieghe fanno rivivere Daisy, Peppy, Adriana e Zelda in un colpo solo.

E voi siete pronte a tirar fuori il vostro animo flapper?


Immagini: 1) Bee Jackson, Tumblr; 2) Eugene Robert Richee - Louise Brooks, Pinterest; 3) Sisters G , Pinterest; 4) Douglas Pollard - Cappello Maison Caroline Reboux - Vogue 1929, Tumblr; 5) Mia Farrow e Robert Redford - The Great Gatsby (1974) - Jack Clayton, Pinterest; 6) Bérénice Bejo - The Artist (2011) - Michel Hazanavicius, Tumblr; 7) Marion Cotillard - Midnight in Paris (2011) - Woody Allen, Tumblr.

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