FW 14-15. Caterina Gatta + Sofia Cacciapaglia: binomio ipnotico

Sofia Cacciapaglia - Untitled - oil on canvas - 2007


Ok, è palese, ho un debole per Caterina Gatta e ne conosco anche i motivi.
La prima cosa a conquistarmi di lei è stata la passione affettuosa dietro l’idea di ridare vita a gloriosi tessuti d’archivio. Forse perché nella predilezione per il passato e nelle manie d’archivista mi ci rispecchio.
Ma è il concretizzarsi dell’idea attraverso silhouette baciate da una femminilità bizzarra e rock’n’roll, in pratica l’essenza del suo stile, a suscitare altrettanta ammirazione.
Un’essenza intatta e in qualche modo ancora più evidente nella sua prima capsule collection prêt-à-porter, osservata da vicino e toccata con mano durante il mio tour allo showroom Castor (con scene di malcelato delirio adolescenziale alla vista di Giles Deacon di cui tralascio i dettagli per pietà).
Una sequenza di capi forti e molto femminili, contemporanei e rétro ma soprattutto straordinariamente onirici e poetici, come le sue creazioni démi-couture. Anche perché, dovendo utilizzare tessuti realizzati ex novo per la sua griffe, Caterina ha pensato bene di allacciare un’inedita collaborazione con Sofia Cacciapaglia omaggiando in maniera sottile le creature che popolano le sue tele ipnotiche: donne misteriose, i cui occhi sono nascosti in intrecci geometrici, fiori che somigliano a vertigini sensuali e carpe magiche che nuotano incessantemente, materializzati per la prima volta al di fuori di una galleria. 




The passionate idea of giving new life to old, glorious fabrics is the first thing about Caterina Gatta that has won me. Maybe because I easily empathize with propensity for the past.
But the essence of her style, the objectification of her idea through clean, feminine, odd and rock’n’roll silhouettes causes as much admiration.  
An essence that is more clear in her first ready to wear capsule collection, watched closely during my tour at Castor showroom.
The collection is a series of strong and very feminine clothing that are contemporary and rétro but above all dreamlike and poetic, like her démi-couture creations. Also because Caterina has established a partnership with Sofia Cacciapaglia carrying the artist’s creatures on her new fabrics, characterized by mysterious women, geometrical eyes, sensual flowers and magical carps. These are some of the most beautiful prints I’ve ever seen.   


Sofia Cacciapaglia - Untitled - oil on canvas - 2007
Sofia Cacciapaglia - Untitled - oil on canvas - 2013
Sofia Cacciapaglia - parte del dittico con donna e pesci Untitled - oil on canvas - 2012

 
Il binomio arte-moda a livelli altissimi con alcune delle stampe più belle mai viste su voile, raso e su una splendida seta double, perfetta per dare struttura a spalle bombate e gonne ad anfora. 


 

Il capo che mi ha lasciata senza parole è il miniabito blu in cui le carpe sembrano fluttuare nei pensieri della donna ritratta in basso (questi pesci rossi mi stanno facendo impazzire), 


My favorite frock is the blue minidress with the carps and the thoughtful woman, 


Sofia Cacciapaglia - Untitled - oil on canvas - 2012


ma spettacolare è un po’ tutto, le tute, i volti ieratici disposti a mo’ di collana, le sopragonne giocate sul filo dell’asimmetria, la forza incredibile che promana da ogni cucitura di questi pezzi incantevoli.



but everything is extraordinary: the jumpsuits, the solemn faces that seem a necklace, the unbelievable strength of these phenomenal outfits.


Sofia Cacciapaglia - Untitled - oil on canvas - 2013


Concludo dicendo a Caterina che prima o poi riuscirò a rinchiuderla nel mio armadio, in senso buono eh ;) 

 

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