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Sofia Cacciapaglia - Untitled - oil on canvas - 2007 |
Ok, è palese, ho un debole per Caterina Gatta e ne conosco anche i motivi.
La
prima cosa a conquistarmi di lei è stata la passione affettuosa dietro l’idea di ridare vita a gloriosi
tessuti d’archivio. Forse perché nella predilezione per il passato e nelle
manie d’archivista mi ci rispecchio.
Ma
è il concretizzarsi dell’idea attraverso silhouette baciate da una femminilità
bizzarra e rock’n’roll, in pratica l’essenza del suo stile, a suscitare
altrettanta ammirazione.
Un’essenza
intatta e in qualche modo ancora più evidente nella sua prima capsule
collection prêt-à-porter, osservata da vicino e toccata con mano durante il mio
tour allo showroom Castor (con scene
di malcelato delirio adolescenziale alla vista di Giles Deacon di cui tralascio
i dettagli per pietà).
Una
sequenza di capi forti e molto femminili, contemporanei e rétro ma soprattutto straordinariamente
onirici e poetici, come le sue creazioni démi-couture. Anche perché, dovendo
utilizzare tessuti realizzati ex novo per la sua griffe, Caterina ha pensato bene di allacciare un’inedita collaborazione
con Sofia Cacciapaglia omaggiando in
maniera sottile le creature che popolano le sue tele ipnotiche: donne misteriose, i cui occhi sono nascosti in intrecci geometrici, fiori che somigliano a vertigini sensuali e
carpe magiche che nuotano incessantemente, materializzati per la prima volta al
di fuori di una galleria.
The passionate idea of giving new
life to old, glorious fabrics is the first thing about Caterina Gatta that has won me. Maybe because I easily empathize
with propensity for the past.
But the essence of her style, the
objectification of her idea through clean, feminine, odd and rock’n’roll
silhouettes causes as much admiration.
An essence that is more clear in
her first ready to wear capsule collection, watched closely during my tour at Castor showroom.
The collection is a series of strong and very feminine
clothing that are contemporary and rétro but above all dreamlike and poetic, like
her démi-couture creations. Also because Caterina
has established a partnership with Sofia
Cacciapaglia carrying the artist’s creatures on her new fabrics,
characterized by mysterious women, geometrical eyes, sensual flowers and
magical carps. These are some of the most beautiful prints I’ve ever seen.
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Sofia Cacciapaglia - Untitled - oil on canvas - 2007 |
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Sofia Cacciapaglia - Untitled - oil on canvas - 2013 |
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Sofia Cacciapaglia - parte del dittico con donna e pesci Untitled - oil on canvas - 2012 |
Il binomio arte-moda a livelli altissimi con alcune
delle stampe più belle mai viste su voile, raso e su una
splendida seta double, perfetta per dare struttura a spalle bombate e gonne ad
anfora.
Il capo che mi ha lasciata senza parole è il miniabito blu in cui le
carpe sembrano fluttuare nei pensieri della donna ritratta in basso (questi
pesci rossi mi stanno facendo impazzire),
My favorite frock is the blue minidress with the carps
and the thoughtful woman,
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Sofia Cacciapaglia - Untitled - oil on canvas - 2012 |
ma spettacolare è un po’ tutto, le
tute, i volti ieratici disposti a mo’ di collana, le sopragonne giocate sul
filo dell’asimmetria, la forza incredibile che promana da ogni cucitura di
questi pezzi incantevoli.
but everything is extraordinary:
the jumpsuits, the solemn faces that seem a necklace, the unbelievable strength
of these phenomenal outfits.
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Sofia Cacciapaglia - Untitled - oil on canvas - 2013 |
Concludo dicendo a Caterina che prima o poi riuscirò a rinchiuderla nel mio armadio, in senso buono eh ;)
Etichette: arte e moda, capsule collection, Castor, Caterina Gatta, Fall-Winter 2014-15, Mode, Nuove Griffe, Sofia Cacciapaglia