MILANO FASHION WEEK - FW 14-15: Andrea Incontri, Cristiano Burani


Come nella migliore tradizione dei soggetti schizoidi, dopo aver parlato dell’incipit e della fine della mia Milano Fashion Week, adesso è il turno di quanto c’è stato in mezzo. Oggi è la volta del giorno n.2 con le sfilate di Andrea Incontri e Cristiano Burani.


Il secondo giorno, a distanza di poche ore, due sfilate nello stesso identico luogo: la Sala delle Cariatidi, opulenta ma con quel tocco di decadimento che per me suggella la bellezza da colpo al cuore. 

Sala delle Cariatidi

Qui - in attesa di Andrea Incontri -, guardandomi attorno, all’improvviso ricordo una cosa che avevo rimosso. Parlo dell’amore.
Quanto amore c’è nel mondo della moda? A giudicare dai miei occhi tanto, quasi troppo. Tutti si baciano, si abbracciano e trasudano la gioia incommensurabile che noi comuni mortali proviamo rivedendo un caro amico dopo lunga lontananza. Così, sola soletta in questo mega flusso di buoni sentimenti vengo salvata sull’orlo di un attacco di depressione dall’inizio della sfilata, mai tanto provvidenziale.
Incontri manda in passerella innumerevoli sottotemi sul filo della contrapposizione natura e città. Sulla consueta base asciutta e lineare fatta di abiti scivolati, hot pants a vita alta, giacche e top cropped 


s’innestano tasche utility depurate della loro utilità e trasformate in elementi che incidono sulla silhouette, plissé tromp l’œil, 


tessuti da giorno resi più cyborg dalla copertura di film plastici, stampe anni Sessanta, decori di bottoni che sembrano ingranaggi di macchine, 


deliziosi accessori rétro, fiori naif che decretano la definitiva prevalenza dell’afflato green sull’asfalto. 


Una collezione delicata e senza tempo in cui un’apparente, studiatissima semplicità regna sovrana e a tratti poetica.
Alla fine incontro la mia amica che davvero non vedevo da un anno. Grande contentezza - esternata però in maniera più contenuta - e per un attimo un brivido cool mi percorre la schiena.


Il secondo appuntamento della giornata, in pomeridiana, è con Cristiano Burani, dove mi ritrovo circondata da tante blogger che hanno studiato decisamente più di me il loro outfit. Contrariata dalla mia incapacità d’indossare in un colpo solo colori shock, pattern d’assalto e pezzi strappa foto, mi concentro su ciò che avviene in passerella. Anche in questo caso molti temi per una collezione dall’impianto essenziale equamente divisa tra maschile e femminile, tonalità neutre e flash rosso fuoco, 


stampe caleidoscopio e animalier, felpe scuba e gonnelline danzanti. 


Belli i look in pelle taupe e nera - tra cui i pantaloni gym con coulisse avvistati anche da Alexander Wang -, quelli dal pattern occhio di pernice,


le pellicce (volpe e mongolia) e le fantasie nel segno di Escher; capi che credo ritroveremo negli editoriali più che nel finto street style.  

M.C. Escher - Relatività (1953)


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