Come
nella migliore tradizione dei soggetti schizoidi, dopo aver parlato dell’incipit
e della fine della mia Milano Fashion
Week, adesso è il turno di quanto c’è stato in mezzo. Oggi è la volta del giorno
n.2 con le sfilate di Andrea Incontri
e Cristiano Burani.
Il
secondo giorno, a distanza di poche ore, due sfilate nello stesso identico
luogo: la Sala delle Cariatidi, opulenta ma con quel tocco di decadimento che
per me suggella la bellezza da colpo al cuore.
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Sala delle Cariatidi |
Qui
- in attesa di Andrea Incontri -,
guardandomi attorno, all’improvviso ricordo una cosa che avevo rimosso. Parlo dell’amore.
Quanto
amore c’è nel mondo della moda? A giudicare dai miei occhi tanto, quasi
troppo. Tutti si baciano, si abbracciano e trasudano la gioia incommensurabile
che noi comuni mortali proviamo rivedendo un caro amico dopo lunga lontananza. Così,
sola soletta in questo mega flusso di buoni sentimenti vengo salvata sull’orlo
di un attacco di depressione dall’inizio della sfilata, mai tanto provvidenziale.
Incontri manda in
passerella innumerevoli sottotemi sul filo della contrapposizione natura e
città. Sulla consueta base asciutta e lineare fatta di abiti scivolati, hot
pants a vita alta, giacche e top cropped
s’innestano tasche utility depurate
della loro utilità e trasformate in elementi che incidono sulla silhouette, plissé tromp l’œil,
tessuti da giorno resi più
cyborg dalla copertura di film plastici, stampe anni Sessanta, decori di
bottoni che sembrano ingranaggi di macchine,
deliziosi accessori rétro, fiori
naif che decretano la definitiva prevalenza dell’afflato green sull’asfalto.
Una
collezione delicata e senza tempo in cui un’apparente, studiatissima semplicità
regna sovrana e a tratti poetica.
Alla
fine incontro la mia amica che davvero non vedevo da un anno. Grande contentezza - esternata però in maniera più contenuta - e per un attimo un brivido cool mi percorre la schiena.
Il
secondo appuntamento della giornata, in pomeridiana, è con Cristiano Burani, dove mi ritrovo circondata da tante blogger che
hanno studiato decisamente più di me il loro outfit. Contrariata dalla mia
incapacità d’indossare in un colpo solo colori shock, pattern d’assalto e pezzi
strappa foto, mi concentro su ciò che avviene in passerella. Anche in questo
caso molti temi per una collezione dall’impianto essenziale equamente divisa
tra maschile e femminile, tonalità neutre e flash rosso fuoco,
stampe caleidoscopio e animalier, felpe scuba e
gonnelline danzanti.
Belli
i look in pelle taupe e nera - tra cui i pantaloni gym con coulisse avvistati anche
da Alexander Wang -, quelli dal pattern occhio di pernice,
le pellicce (volpe e
mongolia) e le fantasie nel segno di Escher; capi che credo
ritroveremo negli editoriali più che nel finto street style.
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M.C. Escher - Relatività (1953) |
Etichette: Andrea Incontri, Cristiano Burani, Fall-Winter 2014-15, Fashion Shows, Milan Fashion Week, Sfilate