Alla
fine arrivano loro e non ce n’è per nessuno. Solo quindici minuti bastano a Maria Grazia Chiuri e a Pier Paolo Piccioli per somministrarci l’attesa
dose di sospensione dalla realtà. E la fascinazione giunge puntuale, sempre. Anche
quando pensi che forse la volta precedente era stata più potente o avevi
sentito un brivido maggiore, si tratta di dettagli. Qui i brividi e l’incredulità
sono la regola da cui non si deraglia mai.
Le
sale dell’Hôtel Salomon de Rothschild sono decorate da animali paradisiaci dipinti
su pannelli e tappeti frutto della maestria di Maurizio Varano del Teatro
dell’Opera di Roma. Perché come per il prêt-à-porter tutto parte dalla
visita al teatro della capitale.
L’idea
della primavera-estate haute couture
è quella di far rivivere le protagoniste delle opere liriche, il balletto, la musica, l’arte.
S’inizia così con la partitura del brindisi de La Traviata di Verdi applicata su un abito bianco delizioso.
15 minutes were enough for Maria Grazia Chiuri and Pier Paolo Piccioli to give us the
awaited dose of suspension of reality. And the enchantment arrives on time,
also when you think that the previous time was more powerful. These are details
because here the thrills and the astonishment are the standard procedure.
The rooms of the Hôtel Salomon de
Rothschild were decorated with paradisiacal animals painted on panels and
carpets by Maurizio Varano from Teatro dell’Opera di Roma. Even in this
case everything started with the visit to the theatre of the Italian capital.
The idea at the base of the haute couture spring-summer
is to make revive the protagonists of the operas, the ballet, the music, the
art. The fashion show started with an adorable white dress embroidered with the
score of La Traviata by Verdi.
Da qui
in poi è un susseguirsi senza tregua di Puccini, Rossini, Bizet, Norma, Madame Butterfly, Bohème,
Carmen, Lakmé, Ifigenia in Aulide,
Orfeo; di intarsi spettacolari con
Adamo ed Eva alla maniera di Cranach e degli arazzi fiamminghi, di tutù non
finiti con cigni e serpenti,
Then Puccini, Rossini, Bizet, Norma, Madame Butterfly, Bohème, Carmen, Lakmé, Iphigenia in Aulis, Orpheus; Adam and Eve in the style of Cranach, tutus with swans and
snakes,
di un bestiario naïf in omaggio a Il Carnevale degli Animali di Saint-Saëns,
di ieratiche tuniche da sacerdotessa,
naïf animals in homage to The Carnival of the Animals by Saint-Saëns, hieratic tunics,
di sensazionali farfalle di piume per
cappe e abiti, di pizzi settecenteschi, di seta cruda sfrangiata a mano,
stunning feather butterflies, eighteenth-century
laces, raw silk with handmade fringes,
di uccelli,
felini e scimmie ricamate e intessute, di cristalli e motivi arabeggianti.
embroidered and woven birds, felines and
monkeys, crystals and Moorish damasks. A magnificent dream dripping of beauty and pure elegance.
Sobrietà
monacale o tripudi ornamentali per narrare a ogni uscita una storia diversa. È
vero che ben poche donne, al di là delle cifre e della penuria di occasioni,
corrispondono a questo ideale efebico dai tratti di madonna
medieval-rinascimentale ma la moda e l’haute couture sono anche
sogno; un sogno di stupefacente bellezza ed eleganza pura.
Nota a margine
molto poco seria:
Come si conviene, il pubblico di socialite, star, ereditiere e super redattori
era agghindato ai massimi livelli. Innumerevoli le mise Valentino che hanno fatto sorgere in me un dubbio
esistenziale di grande portata per l’umanità: considerato che i look a cui
attingere non sono tanti, come fanno gli assidui frequentatori del front row a
non presentarsi con lo stesso costosissimo ma identico capo?
Infine un
evergreen dei quesiti senza risposta: come fanno le suddette star, socialite,
etc. a sfidare i rigori dell’inverno gingillandosi in microabiti perfetti per
il mese d’agosto? La vista di Clotilde Courau (ma anche di Lena Perminova) sotto la pioggia in shorts di
voile, gambe nude e senza cappotto mi ha lasciato attonita e ammirata.
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