Leggere
della morte di Mariangela Melato senza
sospettarne nemmeno la malattia è stato un colpo. Non so come spiegare. Avete in
mente quando si sono visti e rivisti gli stessi film ammirando incondizionatamente
ogni battito di ciglia, ogni variazione della voce, ogni sguardo sgranato, ogni
personaggio fuori dagli schemi? È come se si stabilisse una relazione profonda
che incide per sempre quegli sguardi, quella voce, quel volto nel vostro mondo.
Ma
alla venerazione per l’attrice in questo caso si aggiunge la stima per la donna:
vitale, moderna, anticonformista, unica. Totalmente dedita all’arte; intelligente
e affascinante in ogni suo gesto. Dava l’idea di vivere tutto con passione e
intensità eppure anche con una certa levità. Come lei solo Franca Valeri e
Monica Vitti.
It came as a blow to read about Mariangela Melato’s death without
suspecting her disease. Do you have in mind when you have seen and seen again
the same movies admiring every blink of an eye, every change of voice, every
wide-eyed gaze, every character outside the box? It establishes a deep contact
that etches forever those gazes, that voice, that face in your world.
In this case there is the respect for the woman as
well: dynamic, up-to-date, nonconformist, unique. Totally devoted to
her art; always intelligent and captivating.
Se
anche a voi piaceva tanto quanto a me, vi consiglio la bellissima intervista di
Gianni Mura pubblicata sul numero di aprile 2011 della rivista di Emergency e
ripubblicata per l’occasione su LaRepubblica.it. Potrà sembrarvi un po’ lunga
per i tempi compressi del web, ma ne vale davvero la pena. È un’intervista di
quelle generose, piena di ricordi e di aneddoti fantastici: sui suoi genitori,
su Renzo Arbore, sulla giovinezza al Giamaica senza dimenticare l’esilarante
retroscena che riesce a legare incredibilmente Krizia, sua sorella e la mitica
Pavone Lanzetti di Travolti da un Insolito Destino; questa.
If you like her too, I recommend to you a swell
interview by Gianni Mura published on the April 2011 issue of Emergency
magazine and republished by LaRepubblica.it (only in Italian). It’s a wonderful
interview, full of memories and extraordinary anecdotes: about her parents,
Renzo Arbore, her youth at Giamaica cafè or the funny background that
unbelievably connects Krizia, Krizia’s sister and the legendary Pavone Lanzetti
of Travolti
da un Insolito Destino (Swept
Away, 1974).
Alle
15.00 in diretta su Corriere.it e LaRepubblica.it verranno trasmessi i funerali. Li seguirò ma la
mia personale commemorazione consisterà nel guardare da oggi tutti i film che mi
sono persa (sperando che la televisione italiana - a cominciare dalla Rai - sia
un po’ più generosa di ieri). A chi ancora non li avesse visti suggerisco
invece quelli che al momento sono i nostri preferiti: 1) ovviamente Travolti da un Insolito Destino nell’Azzurro
Mare d’Agosto;
My personal remembrance will
consist in watching all movies I haven’t seen until now. Meanwhile I suggest to
you our favorite movies: 1)Travolti
da un Insolito Destino (Swept Away); 2) Mimì Metallurgico(The Seduction of Mimì); 3) La
Classe Operaia Va in Paradiso (Lulu The Tool) and 4) Il
Gatto.
Locandina di Travolti da un Insolito Destino nell'Azzurro Mare d'Agosto (1974) - Lina Wertmuller - Pinterest
Locandina de La Classe Operaia Va in Paradiso (1971) - Elio Petri - Pinterest
e 4)
Il Gatto.
Mariangela Melato e Ugo Tognazzi - Il Gatto (1977) - Luigi Comencini - Pinterest
Il
privilegio concesso agli attori è quello di esistere per sempre nelle pellicole
che hanno interpretato. Ci mancherai ma almeno potremo farti rivivere in un
film infinito.
Sterminate "Gruppo Zero" (1974) - Claude Chabrol - Pinterest
Film d'Amore e d'Anarchia (1973) - Lina Wertmuller - Pinterest
Mariangela Melato, Giancarlo Giannini e Lina Wertmuller al Festival di Cannes per Travolti da un Insolito Destino, Pinterest
Mariangela Melato e Giancarlo Giannini - Film d'Amore e d'Anarchia (1973) - Lina Wertmuller - Pinterest
Mariangela Melato e Giancarlo Giannini - Travolti da un Insolito Destino (1974) - Lina Wertmuller - Pinterest