Vincent
Belorgey, meglio conosciuto come Kavinsky,
è un beniamino di ElectroMode. Nel 2006 – anno d’uscita del suo primo Ep Teddy Boy e all’alba del ciclone Ed Banger – un pezzo come Testarossa Autodrive (sia nella versione
originale sia nel remix firmato dall’amico SebastiAn)
è immancabile nei principali club del pianeta.
Vincent Belorgey, well known as Kavinsky, is an ElectroMode-darling. In 2006 – his first Ep Teddy Boy’s publishing year – a track
like Testarossa Autodrive (and its
remix version by SebastiAn) swept
through the most important clubs in the world.
Un
anno dopo, il secondo Ep 1986 (l’anno
in cui, in base alla leggenda creata dallo stesso Vincent, Kavinsky muore in un incidente stradale e diventa uno zombie)
regala altre perle come Wayfarer e Dead Cruiser. Nel frattempo Vincent si
cimenta anche da remixer (ne è esempio la ri-produzione di Gravity’s Rainbow dei Klaxons).
I suoi dj-set sono uno show: per il look (solitamente occhiali da sole e giubbino
da college americano con tanto di K gigante sul lato sinistro del petto), per
la presenza scenica, per la qualità della selezione. Nel 2008 a Zurigo il suo
act fu adrenalina pura. Ancora oggi non posso dimenticare un trittico in cui
alternò un brano anni ’80 da lacrime agli occhi (mai più riascoltato
purtroppo), Baba O’Riley dei The Who e Everything is Louder than Everything Else dei SymbolOne.

The following year the second Ep 1986 was published with the killer-tracks Wayfarer and Dead Cruiser.
In the meantime Vincent has been taking a stab at remixing (above all the remix
of Gravity’s Rainbow by Klaxons). His dj-sets are a show: for
the look (sunglasses and American college jacket with an enormous K on the
breast), for the scenic presence, for the quality of selection. In 2008 his act
in Zűrich was really cool. In my opinion a triptych with a “geil” 80’s track
(nevermore listened), Baba O’Riley by
The Who, Everything is Louder than
Everything Else by SymbolOne is
something unique.
Il
resto è storia recente. Kavinsky amplia
la sua fama grazie a Nightcall,
traccia d’apertura del film rivelazione del 2011 Drive. Lo stile è quello degli esordi: la forte ispirazione rétro
anni ’80, gli arpeggi elettronici, l’uso massiccio di sintetizzatori old school
come lo Yamaha DX7. Uno stile profondamente peculiare: una track di Kavinsky è immediatamente riconoscibile.
A cambiare è la direzione musicale: quella del 2006-2008 è dettata dal dominio Ed Banger e dai suoni “metallici” e
distorti alla SebastiAn; quella del
2010-2011 perde la durezza degli inizi e in un certo senso diventa più coerente
(ma forse meno dirompente) con la matrice kavinskiana.

Over the last years Kavinsky has become famous all
over the world with Nightcall,
included in the Drive’s soundtrack.
The style is the same of the beginnings: rétro inspiration, electro arpeggios
and old school synthesizers like Yamaha DX7. A deeply peculiar style: a Kavinsky’s track is immediately recognizable.
The musical direction has changed: the one of 2006-2008 was prescribed by Ed Banger-power and distorted sounds a
la SebastiAn; the one of 2010-2011
lost the “hardness” of the beginnings and became more coherent (but maybe less
shattering) with the kavinskian roots.
Alla
luce dell’uscita del suo ultimo pezzo – Protovision,
preview del primo album di Vincent Outrun
previsto per il 2013 – la distanza rispetto ai tempi di Testarossa Autodrive è ancora più evidente. Come già detto, lo
stile rimane lo stesso, è il marchio di fabbrica di Kavinsky. Ma il prodotto finale ha una connotazione diversa: ha un
sapore epico, da colonna sonora di un Blade
Runner in versione restaurata. Per certi aspetti è una citazione raffinata di
Planisphère, autentico capolavoro dei Justice.
A dominare è sempre l’influenza rètro, testimoniata anche dall’universo
simbolico evocato dal videoclip di Protovision.
Protovision – preview of his first album Outrun – has been just released. The style is the same. But the
track has a different feature: has an epic trait, ideal for a remastered Blade Runner’s soundtrack. It’s in part
a refined quote of Planisphère by Justice. The rétro influence dominates,
as the Protovision videoclip’s
symbolic universe testifies.
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Etichette: Electro, Kavinsky