Si
è appena concluso il Festival di Hyères.
Anche
per quest’edizione n.27 si è rinnovato il mix di mecenatismo, creatività,
avanguardia e arte che contraddistingue la manifestazione e convoglia su Villa Noailles
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La villa vue depuis le jardin nord, villa Noailles © Cyrille Weiner, 2009 |
un pubblico cosmopolita, alternativo e cool, composto da appassionati ma anche
da professionisti alla ricerca di talenti su cui investire.
Un
pubblico rilassato e divertito (che c’entri qualcosa la partnership del club Silencio?), giunto nel sud della Francia
per una tre giorni di mostre, convegni, concerti e soprattutto competizioni tra
giovani stilisti e fotografi selezionati da “giudici” di alto profilo.
10
i finalisti (sulle centinaia di candidature pervenute) per ciascun concorso.
Passiamo
in rassegna i vincitori.
Per
la sezione moda, la giuria - presieduta da Yohji
Yamamoto -
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De gauche à droite : Jean-Pierre Blanc, directeur du festival, Terry Jones, Jules Wright, Marc Ascoli, Alan Bilzerian, Yohji Yamamoto, Pascale Mussard, Olivier Saillard, Paolo Roversi - Paris, 22 janvier 2012. © René Habermacher, 2012 |
ha conferito il Grand Prix
L’Oréal Professionnel al trio finlandese Siiri Raasakka, Tiia Siren
& Elina Laitinen e ai loro nomadi urbani, rivestiti di colori
fluorescenti e pezzi realizzati manualmente con tecniche sperimentali,
antitetici a qualsiasi idea di lusso patinato.
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Siiri Raasakka, Tiia Siren & Elina Laitenen Grand Prix du Jury L’Oréal Professionnel © if think : Etienne Tordoir / catwalk picture |
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Siiri Raasakka, Tiia Siren & Elina Laitenen Grand Prix du Jury L’Oréal Professionnel © if think : Etienne Tordoir / catwalk picture |
Il Prix Première Vision e quello
del pubblico della città di Hyères sono andati all’estone Ragne Kikas, abilissima nell’uso della maglia, plasmata in
silhouette scultoree ispirate alle armature del XV e del XVI secolo.
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Ragne Kikas Prix Première Vision Prix du Public et de la ville d'Hyères© if think : Etienne Tordoir / catwalk picture |
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Ragne Kikas Prix Première Vision Prix du Public et de la ville d'Hyères© if think : Etienne Tordoir / catwalk picture |
Il Prix Chloé
- tributato al concorrente più vicino alla spirito della maison - è stato
assegnato al canadese Steven Tai che
ha riletto in chiave humour e intellettuale il guardaroba femminile classico,
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Steven Tai Prix Chloé© if think : Etienne Tordoir / catwalk picture |
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Steven Tai Prix Chloé© if think : Etienne Tordoir / catwalk picture |
mentre il pubblico di Villa Noailles e quello del Palais de Tokyo (in collegamento)
hanno scelto il belga Lucas Sponchiado
e le sue ispirazioni eclettiche tra architettura indiana, corazze guerriere ed
elementi avveniristici.
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Lucas Sponchiado Prix du Public Palais de Tokyo / villa Noailles© Etienne Tordoir |
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Lucas Sponchiado Prix du Public Palais de Tokyo / villa Noailles© Etienne Tordoir |
Questi gli altri sei finalisti: Jasmina Barshovi
(Svizzera),
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Jasmina Barshovi, Suisse, Collection Homme. Photo : Ina Jang, 2012 |
Kim-Choong Wilkins (Regno Unito),
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Kim Choong-Wilkins, Royaume-Uni, Collection Homme. Photo : Ina Jang, 2012 |
Narelle Dore (Australia),
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Narelle Dore, Australie, Collection Femme. Photo : Ina Jang, 2012 |
Daniel
Hurlin (Francia),
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Daniel Hurlin, France, Collection Homme. Photo : Ina Jang, 2012 |
Maxime Rappaz (Svizzera)
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Maxime Rappaz, Suisse, Collection Femme. Photo : Ina Jang, 2012 |
e Paula Selby Avellaneda (Argentina).
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Paula Selby Avellaneda, Argentine, Collection Femme. Photo : Ina Jang, 2012 |
Per
quanto riguarda invece la sezione fotografica, la giuria, composta tra gli altri
anche da Carla Sozzani, ha indirizzato le sue preferenze sulla canadese Jessica Eaton e la serie Cubes
for Albers and LeWitt, con cui viene esplorata la possibilità di
manipolare tempo, spazio e senso del colore.
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Jessica Eaton |
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Jessica Eaton |
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Jessica Eaton |
Il Prix Digitale de la Photographie LVMH è invece andato all’olandese Florian van Roekel e alla sua
riflessione sulle esperienze quotidiane e su come la percezione del mondo venga
alterata dai media,
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Florian van Roekel, extrait de How Terry likes his coffee, 2010 |
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Florian van Roekel, extrait de How Terry likes his coffee, 2010 |
mentre il premio della School
of Visual Arts di New York è stato riconosciuto alla svizzera di origine africana
Namsa Leuba e al suo lavoro sui
manifatti rituali della Guinea Conakry e sulla rappresentazione dell’invisibile.
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Namsa Leuba, Ya Kala Ben, 2011 |
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Namsa Leuba, Ya Kala Ben, 2011 |
Gli altri sette finalisti: Olga Cafiero (Svizzera/Italia),
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Olga Cafiero, extrait de Curioso, 2009-2011 |
Richard Kolker
(Regno Unito),
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Richard Kolker, Lost in space, 2008 |
Hanna Putz (Austria),
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Hanna Putz, "Ich habe keine Zeit", 2009 |
Akira Somekawa (Giappone),
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Akira Somekawa, Houescapes, 2010 |
Brea Souders
(Stati Uniti),
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Brea Souders, French Postcard, 2010 |
Yasuyuki Takagi (Giappone/Stati Uniti),
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Yasuyuki Takagi, Gardens, 2011 |
Manuel Vazquez
(Colombia/Regno Unito).
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Manuel Vazquez, Trace 20, 2008 |
A
“margine” delle gare una ricca agenda di mostre e installazioni - visitabili
fino al 27 maggio - tra Villa Noailles e la città di Hyères, a cominciare dall’esposizione
in onore di Yohji Yamamoto e delle
sue creazioni concettuali (Yohji Yamamoto at Large),
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Yohji Yamamoto et Wim Wenders © Alice Springs |
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Yohji Yamamoto, May I help you, Hara Museum, Tokyo, 2003 |
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Yohji Yamamoto, Runway Order at Backstage © Donata Wenders |
per
continuare con Pretty Much Everything, doppia proiezione dedicata alle opere
di due superstar della fotografia di moda e artistica: Inez van Lamsweerde & Vinoodh Matadin.
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Inez van Lamsweerde & Vinoodh Matadin, Kirsten, 1996 |
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Inez van Lamsweerde & Vinoodh Matadin, Joan via Inez, Theatergroep Mugmetdegoudentand, 2005 |
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Inez van Lamsweerde & Vinoodh Matadin, Well Basically Basuco is Coke Mixed with Kerosine, The Face, 1994 |
Nella
galerie nouvelle è collocata una carrellata della produzione di Jason Evans, perfetta dimostrazione di
come inventiva e creatività possano coniugarsi con la fotografia commerciale,
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Jason Evans, Press shot, band Aqualung, 2003 |
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Jason Evans, Deathburger, Hanatsubaki, 2011. Direction artistique : Masayoshi Nakajo |
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Jason Evans, Untitled, Capitol Records, 2005. Direction artistique : Mary Fagot |
mentre Summer House, colombaia e giardini ospitano i lavori di Matthew Cunnington & John Sanderson
che scarnificano
lineamenti e indumenti per evocare nell’osservatore esperienze emotive
sedimentate.
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Matthew Cunnington & John Sanderson, 2012 |
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Matthew Cunnington & John Sanderson, 2012 |
E
ancora gli scatti del progetto clrs con cui Ina Jang - tra i concorrenti della scorsa competizione fotografica -
ha illustrato i capi dei finalisti moda 2012,
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Elina Laitinen, Siiri Raasakka & Tiia Siren, Finlande,
Collection Homme. Photo : Ina Jang, 2012 |
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Ragne Kikas, Estonie, Collection Femme. Photo : Ina Jang, 2012 |
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Steven Tai, Canada, Collection Femme. Photo : Ina Jang, 2012 |
la video installazione Pilori
di Lynsey Peisinger, Antoine Asseraf & The Stimuleye -
una riflessione sul contrasto tra lusso, desiderio e necessità effettive -
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Lynsey Peisinger, Pilori © Antoine Asseraf, 2012 |
e la
rassegna degli artisti più significativi del 2011 scelti da Joël Riff sul
suo blog Chronique Curiosité, la cui selezione settimanale
di mostre è diventata un punto di riferimento a Parigi e a livello
internazionale.
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Sarah Tritz, Vue de l'exposition Les Soleils Froissés avec Maxime Thieffine au Cap de Saint-Fons. Courtoisie Galerie Anne Barrault Paris ; dans Curiosité - 2011 semaine 51 – La |
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Shila Khatami, Über der Grenze, 2011. Courtoisie Galerie Samy Abraham, Paris ; dans Curiosité - 2011 semaine 41 – Ikebana |
Alla Torre dei Templari di Hyères va invece in scena Untitled,
80 scatti individuati tra i 300 abbandonati nell’hard disk di Anouk Kruithof - vincitrice del premio
della giuria fotografica 2011 - da Harrison, vicino di casa completamente a
digiuno di fotografia.
Infine
alle Galeries Lafayette di Tolone le vetrine sono state monopolizzate dalle due
vincitrici dei premi moda dello scorso anno: Léa Peckre e Céline Méteil.
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Léa Peckre |
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Léa Peckre |
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Céline Méteil, Dreams on Canvas, 2012 |
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Céline Méteil, Dreams on Canvas, 2012 |
Etichette: Culture, Festival di Hyères, Mode