Per fortuna in Italia non esistono
solo i Crookers. Ci sono tanti progetti interessanti che non possono contare
sulla stessa forza mediatica e non ricevono la giusta attenzione. Un nome su
tutti è Esperanza, frutto
dell’incontro di Carlo Alberto Dall’Amico (meglio noto come Cécile), Matteo Lavagna (componente di Disco Drive) e Sergio Maggioni
(chitarrista e produttore).
Le sonorità barocche di Cécile le conosciamo bene. È uno dei
preferiti di ElectroMode. I suoi live non hanno mai deluso.
Con questi presupposti ci si poteva
mai aspettare un passo falso da parte del pupillo di Mathias Modica?
Esperanza
c’entra nulla o poco con Cécile. Ciò
che rimane immutato sono la qualità e il talento. Ciò che si aggiunge è il
contributo decisivo degli altri due membri della “band”.
Il loro primo LP omonimo, prodotto
dalla Gomma, è stupefacente. Da ossequiare
umilmente con una proscinesi ogniqualvolta lo si ascolta.
Eclettismo e sperimentalismo sono la
cifra distintiva dell’album. Techno, electro, psichedelic-rock e krautrock
convivono e si alternano intelligentemente nei nove brani (su Soundcloud sono
disponibili anche due bonus track).
Edoardo Bridda di Sentireascoltare ha argutamente
descritto questo progetto come “l’esperienza del dopo glo-fi”. Esperanza è il superamento consapevole
della stagione chillwave, un Aufhebung in
senso hegeliano, un andare oltre che è allo stesso tempo un conservare.
Ne è esempio emblematico Sirena, singolo di lancio con la
collaborazione di Banjo or Freakout.
Si avvertono echi glo-fi, immersi però in una dimensione a metà strada tra la
psichedelia e la sperimentazione alla Brian
Eno.
Whale e Harp sono le prove migliori dell’LP. Il
primo è la colonna sonora ideale per un film glaciale e morboso allo stesso
tempo. Tangerine Dream, Boards of Canada e Sigur Rós vengono chiamati in causa. Il secondo si apre con un
intro sognante e strizza l’occhio nuovamente ai Tangerine Dream del soundtrack di Risky Business.
Il lato più techno è privilegiato in Aliante Giallo (un pezzo “da viaggio”
che avrebbe fatto la fortuna del Bar25. Ha la virtù rara di essere minimale
senza essere monocorde) e Jaipur
(bassi alla massima potenza e impronta cupa per una traccia deep-tech che
sembra prodotta da Jeff Mills insieme
ai Siouxsie and the Banshees); quello
più sperimentale è evidente in Hanamachi (omaggio al Giappone e a
Sakamoto) e Fiore (un cortocircuito
sorprendente fra le atmosfere rarefatte à
la Autechre o Four Tet e sensuali arpeggi elettronici).
Esperanza è un
album con i fiocchi. Da sentire e risentire. La dimostrazione evidente che in
Italia – per quanto concerne la musica elettronica – un altro mondo è
possibile.
Tracklist Esperanza
1.
Wasting Our Time
2.
Sirena (feat.
Banjo or Freakout)
3.
Aliante Giallo
4.
Hanamachi
5.
Fiore
6.
Jaipur
7.
Whale
8.
Ink
9.
Harp
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