Esaltati dai tessuti dei Navajo ammirati durante un viaggio a Santa Fe, Lazaro Hernandez e Jack McCollough, in arte Proenza Schouler, hanno deciso che il mood della sfilata per il prossimo autunno-inverno sarebbe stato una full immersion nelle stampe e nella cultura dei nativi americani, ripensate alla loro maniera.
Pertanto lungi dal proporre pedissequamente i motivi ornamentali che li avevano entusiasmati, Hernandez e McCollough, dopo aver metabolizzato l’esperienza visiva del New Mexico, hanno dato vita a fantasie originali che, rielaborate e pixellate al computer, mantengono del punto di partenza il senso e l’atmosfera.
E quindi decori nei toni dell’arancio, del bluette, del senape e del ruggine praticamente ovunque, per pantaloni morbidi in versione giorno e sera
e gonne pareo con pannelli-scultura (proposte anche in tinta unita),
per lineari tubini con o senza maniche
e abiti in spessi jacquard in seta,
per completi in maglia
e splendidi vestiti in velluto con veri e propri intarsi geometrici.
Le forme sono essenziali per non caricare ulteriormente l’impatto delle stampe mixate tra loro
o abbinate con giacche, camicie e soprabiti maschili in tinta unita; tra tutti si distinguono gli outfit che abbinano gonne intrecciate dai colori forti con semplici camicie sportive
gli abiti total black
e le due tuniche asimmetriche e bicolori, composte da pannelli montati di sbieco.
Da segnalare l’uso di soluzioni artigianali per gli intrecci di pelle e viscosa realizzati a telaio e per il velluto dipinto a mano degli abiti più importanti che, indossati su semplici t-shirt nere, testimoniano l’attitudine inconfondibilmente cool del duo americano.
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